EMO = My Chemical Romance | Essì =.='

Di “mode” pericolose ce ne sono sempre state e più passa il tempo, più sembra di avventurarsi verso scenari inquietanti e pericolosi. Seguire un certo tipo di tendenza o di moda non ha mai fatto male a nessuno, ma quando poi queste portano ad assumere atteggiamenti che possono compromettere l’integrità fisica e, più estremamente, la vita, forse è il caso di fermarsi un attimo a riflettere e da parte dei genitori, cercare di conoscere un po’ di più i propri figli.

Tra gli adolescenti è normale che si sviluppino tendenze, come quella del voler appartenere a un gruppo ed essere identificati sulla base di clichè, costruiti dagli stessi appartenenti al gruppo.
La tendenza può essere determinata, ad esempio, dal tipo di musica che si ascolta, dalle idee politiche, dallo styling o altro ancora. Le categorie nascono in base agli interessi comuni tra i vari individui e ogni individuo decide a sua volta di assumere atteggiamenti e vestirsi in un certo modo, etichettandosi e segnalando così agli altri il suo stile, per identificarsi con la propria categoria di appartenenza.
Da alcuni anni si nota in giro un nuovo modo di mostrarsi di cui non si sa ancora molto. Le persone che ne fanno parte sono chiamati Emo.
Chi sono gli Emo?
Ciuffo che copre gli occhi. Trucco pesante. Abbigliamento attillato e unghie smaltate di nero. Sguardo spento. Il tutto immerso in un alone di forte emarginazione.
Queste sono le caratteristiche che a primo impatto e a grandi linee accomunano lo stile emo. Molti possono essere scambiati per tali, ma in realtà sono dei “poser” (ovvero coloro che li imitano solo esteriormente attraverso l’abbigliamento ed il trucco).
Dietro l’aspetto esteriore c’è un lato più inquietante che identifica l’emo, vale a dire un atteggiamento negativo che porterebbe loro a compiere atti di autolesionismo provocandosi tagli e, addirittura, parlare di suicidio. Altra caratteristica rilevante che fa di un emo un “emo”, è quella di essere una persona fragile ed estremamente sensibile, spesso introversa. Negatività interiore nei confronti dell’esistenza, depressione e malinconia, sembrano essere i sentimenti predominanti di questo status symbol. Vittime di questa acuta depressione, gli emo vivono in maniera diversa le emozioni, amplificandole in modo quasi esagerato.
“Emo” è un’abbreviazione del termine “emotional” che inizialmente stava ad indicare un certo tipo di musica, la emocore, un ramo dell’alternative rock. Il fenomeno musicale nasce nel 1985 e si svilupperà successivamente, ritornando in varie ondate, sino ai giorni nostri.
Oggi “emo” non è solo un genere musicale, ma un vero e proprio stile di vita che si caratterizza dal tipo di musica, dall’abbigliamento, dal trucco pesante e soprattutto dall’atteggiamento negativo nei confronti della vita.
In rete vi è molto materiale sul movimento, visto che quest’ultimo si sviluppa moltissimo anche attraverso i blog e i forum. Prendendo informazioni, dal portale Wikipedia, si riesce a tracciare un quadro generico su come si presenta fisicamente un emo: “L’emo è spesso associato ad un certo tipo di moda relativa all’abbigliamento skate. Attualmente, sia i ragazzi che le ragazze usano spesso jeans stretti ed aderenti, hanno una lunga frangia asimmetrica in testa e gli occhi truccati di nero....”.
La maggior parte della gente sembra non tollerare questo nuovo modo di proporsi, tanto che sono abbastanza frequenti delle sommosse “anti-emo”, da ricordare quella accaduta in Messico nel marzo 2008, in cui vi furono alcuni feriti e decine di arresti.
Il movimento è cresciuto anche per merito di band come i Tokio Hotel, My Chemical Romance, 30 Seconds to Mars e altre.. I “seguaci” di questa nuova tendenza, prendono come esempio questi soggetti, emulando lo stile suggestivo dei giovanissimi componenti di queste band, come Bill Kaulitz (frontman dei Tokio Hotel) o Jared Leto (frontman dei 30 Seconds to Mars). Di “mode” pericolose ce ne sono sempre state e più passa il tempo, più sembra di avventurarsi verso scenari inquietanti e pericolosi. Seguire un certo tipo di tendenza o di moda non ha mai fatto male a nessuno, ma quando poi queste portano ad assumere atteggiamenti che possono compromettere l’integrità fisica e, più estremamente, la vita, forse è il caso di fermarsi un attimo a riflettere e da parte dei genitori, cercare di conoscere un po’ di più i propri figli.

Prendendo informazioni, dal portale Wikipedia, si riesce a tracciare un quadro generico su come si presenta fisicamente un emo

I “seguaci” di questa nuova tendenza

L’emo è spesso associato ad un certo tipo di moda relativa all’abbigliamento skate. Attualmente, sia i ragazzi che le ragazze usano spesso jeans stretti ed aderenti, hanno una lunga frangia asimmetrica in testa e gli occhi truccati di nero....

Oggi “emo” non è solo un genere musicale, ma un vero e proprio stile di vita che si caratterizza dal tipo di musica, dall’abbigliamento, dal trucco pesante e soprattutto dall’atteggiamento negativo nei confronti della vita.

Dietro l’aspetto esteriore c’è un lato più inquietante che identifica l’emo, vale a dire un atteggiamento negativo che porterebbe loro a compiere atti di autolesionismo provocandosi tagli e, addirittura, parlare di suicidio.

Sguardo spento. Il tutto immerso in un alone di forte emarginazione.

Molti possono essere scambiati per tali, ma in realtà sono dei “poser” (ovvero coloro che li imitano solo esteriormente attraverso l’abbigliamento ed il trucco).